Sostenibilità: una variabile che fa la differenza per la distribuzione commerciale, ma anche per il singolo punto di vendita, chiamato oggi ad adottare criteri progettuali che garantiscano un alto livello di efficienza energetica ed emissioni dannose ridotte al minimo.
L’attenzione delle aziende ai temi green è ormai un elemento che orienta anche le scelte dei consumatori: secondo Gfk Eurisko la sostenibilità è vista come una priorità dal 70% degli italiani, con il 34% dei consumatori che danno la loro preferenza alle marche “responsabili.

In questo scenario, Conad del Tirreno ha presentato un piano di sostenibilità particolarmente interessante, con un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 40% al 2020, in linea con i nuovi target proposti dalla Commissione UE.

La grande distribuzione organizzata è un settore altamente energivoro, che in Italia assorbe per le sole attività commerciali il 7,5% del consumo elettrico nazionale, per 4,2 miliardi di euro. Se tutti gli operatori del settore facessero proprio l’obiettivo di riduzione della CO2 adottato da Conad del Tirreno, il sistema Paese risparmierebbe almeno 2,5 miliardi di euro, pari a 14.000 GWh/anno, che in termini di emissioni di CO2 evitate significa 7.434.000 t/anno, equivalenti a 1.239.000 ettari di bosco e 8.235 barili di petrolio (elaborazione Officinae Verdi).  

Il Gruppo, 216 soci imprenditori, oltre 9.000 dipendenti, 325 punti di vendita in Toscana, La Spezia e provincia, Sardegna e Lazio e un giro di affari di 2,2 miliardi di euro, ha avviato con Officinae Verdi – società di soluzioni ambientali partecipata da UniCredit Spa e Fondazione WWF Italia - il proprio percorso di sostenibilità energetico, con l’installazione di impianti fotovoltaici innovativi per 4,9 MWp, pari ad un autoconsumo di 6,4 GWh/anno di energia pulita e un risparmio di 3.600 t/anno di CO2, equivalenti a 600 ettari di bosco.

La produttività degli impianti fotovoltaici installati è controllata 24 ore su 24 da un sistema di monitoraggio e resa disponibile attraverso un sistema di display (energy mirror), che mostrerà, anche presso i punti vendita in tempo reale, il risparmio in termini di CO2 e tonnellate di petrolio equivalenti.

Con l’ultima installazione presso il Centro Direzionale di Montopoli in Val d’Arno (Pisa) di un impianto fotovoltaico tecnologicamente avanzato di 2,5 MWp che produce 3,5 GWh/anno di energia pulita, equivalenti a 1.850 t/anno di CO2 evitate, Conad del Tirreno entra a far parte della piattaforma “Energia a km 0 Project”, il progetto di Officinae Verdi coerente con la visione WWF, che attraverso energia verde ed efficienza energetica promuove sulle imprese lo sviluppo di un nuovo modello di generazione energetica distribuita, la cosiddetta “centrale diffusa”.

L’impianto di Montopoli per la sua configurazione è all’avanguardia tecnologica, grazie a inverter altamente efficienti (fino al 98%) e ottimizzatori di potenza fotovoltaica che massimizzano la produzione di ogni singolo modulo fino al 25% di energia in più e riducono fortemente le perdite. Inoltre un sistema di rilevamento automatico dei guasti velocizza la risoluzione dei problemi.

“Quello su fonti rinnovabili ed efficienza energetica – spiega Ugo Baldi, amministratore delegato di Conad del Tirreno – è un progetto strategico su cui ci impegneremo per i prossimi 5 anni, per realizzare un percorso di riqualificazione energetica dei nostri punti vendita e dei centri logistici. Questo genererà un importante ritorno in termini di risparmio sui costi energetici, ma anche in termini ambientali. Avviato questo percorso implementeremo man mano un sistema di monitoraggio dei consumi energetici di tutti i nostri supermercati. L’obiettivo, insieme alla riduzione delle emissioni, è di realizzare il progressivo passaggio dall’utilizzo di fonti fossili a quelle rinnovabili e contemporaneamente ridurre la nostra bolletta energetica. L’attenzione all’ambiente – ha concluso Baldi - fa parte della nostra visione di responsabilità sociale e la scelta di destinare a questo piano investimenti importanti, nasce dalla convinzione che genererà benefici in termini di risparmio energetico e impatto ambientale, con ricadute positive sul territorio”.

Un altro progetto in campo ambientale è venuto alla ribalta negli ultimi giorni. Unicoop Firenze ha tirato le somme di un’iniziativa lanciata nel 2012 con Novamont, titolare del marchio Mater-Bi, il più noto sostitutivo della plastica ottenuto dal mais.

Unicoop ha rimpiazzato, per prima, gli shopper per asporto merci in plastica tradizionale con quelli ecologici, scelta seguita anche per sacchetti e guanti per il reparto ortofrutta. Il piano, realizzato in tutti i 103 punti vendita, è stato avviato a novembre 2012 con la sperimentazione in quattro strutture commerciali della Provincia di Siena (Siena, Poggibonsi e Colle Val d’Elsa), cui sono seguiti gli “inCoop” di Poggibonsi e Tavarnelle Val di Pesa e, a partire da questo mese di febbraio, tutti i negozi di Firenze e i rimanenti sparsi sul territorio regionale.

Alessandro Ferlito, responsabile commerciale di Novamont, assicura che “il Mater-Bi, biodegradabile e compostabile, in conformità con i principali standard internazionali, è in grado di garantire prestazioni del tutto simili alle plastiche tradizionali, ma contiene risorse rinnovabili di origine agricola. Diminuisce le emissioni di gas a effetto serra, riduce il consumo di energia e di risorse non rinnovabili, completa un circolo virtuoso: le materie prime di origine agricola tornano alla terra attraverso processi di biodegradazione, o compostaggio, senza il rilascio di sostanze inquinanti”.

Due iniziative, quelle di Conad e Coop, sicuramente diverse, ma che vanno in una direzione sola e ormai universale. E infatti non mancherebbero moltissimi altri esempi di sostenibilità, non solo nel largo consumo, ma in tutto il sistema socio-economico internazionale. Una casistica che merita analisi, riflessioni, ma soprattutto momenti di incontro tra domanda e offerta. DM ha voluto dare il proprio contributo come collaboratrice di Green Retail Forum & Expo , che si terrà a Milano dal 12 al 13 giugno. Organizzata da Planet Life Foundation (Plef) e da Ndb-il marketing consapevole, è una vetrina dell’innovazione sostenibile per la distribuzione e insieme una manifestazione fieristica per mettere in contatto i decisori di acquisto della gdo con i fornitori di soluzioni ecoefficienti.