Il calo dei consumi e il ridotto potere d’acquisto delle famiglie italiane continua a incidere su ogni comparto del settore alimentare. All’interno di questo variegato panorama i surgelati hanno mostrato interessanti segnali di tenuta, evidenziando nel contempo nuovi slanci da parte di alcune categorie, negli ultimi anni fortemente penalizzate. Al di là dei movimenti sui diversi segmenti di cui si compone il settore dei prodotti sottozero va evidenziata, in particolare, una generale ripresa delle referenze a più alto contenuto di servizio.
«Nel 2014 – spiega Renato Roca, Direttore Marketing di Findus Italia - l’andamento dei surgelati è stato stabile con dei picchi di positività e negatività nei diversi momenti della stagione. Sostanzialmente, come comparto abbiamo vissuto un anno che ha mantenuto i valori del 2013».

MOLTA VARIETÀ, ZERO SPRECHI
«I surgelati – puntualizza Renato Bonaglia, ad di Alcass – grazie all’alto contenuto di servizio, all’ingente varietà e disponibilità dell’offerta e all’effettiva praticità, continuano ad essere scelti e preferiti dai consumatori».
Com’è noto, infatti, diversamente da altri metodi di conservazione, la surgelazione permette di non utilizzare additivi alimentari e questo aspetto sta assumendo una rilevanza crescente per i consumatori, sempre più attenti a quello che mangiano. «Altro aspetto positivo – prosegue Bonaglia è il così detto “effetto dispensa”: i surgelati, infatti, permettono a tutti di non avere una riserva alimentare che si conserva a lungo e minimizza il rischio di sprechi». Il consumatore di oggi è un consumatore consapevole che privilegia l’acquisto di prodotti sicuri e che propongano il giusto rapporto tra qualità, contenuto di servizio e prezzo.



SEGNO PIÙ PER PIZZA E PRODOTTI ITTICI
Le pizze, da lungo tempo in trend positivo, hanno visto uno scatto delle referenze di maggiori dimensioni, che ben si prestano al ruolo di piatto unico, personalizzabile e ad un prezzo decisamente concorrenziale rispetto ad altre offerte. «In Italia - racconta Dario Roncadin, Managing Director dell’omonima azienda – finalmente si comincia a delineare un assortimento più completo più variegato per le pizze surgelate nel banco frigo: più scelta nei gusti, nei prezzi e nei formati, come capita nei mercati maturi (Inghilterra e Germania). Anche sul fronte private label le cose stanno cambiando: il mercato ha capito la potenzialità della pizza surgelata ed inizia a proprorre ricette più ricercate oltre alla solita Margherita». Anche i prodotti ittici panati hanno evidenziato aumenti interessanti, a riprova del fatto che il consumatore ricerca referenze accattivanti e gustose, ma anche subito pronte senza sprechi di tempo. «Abbiamo avuto un forte traino dalla parte dell’ittico – ci conferma Roca - i nostri prodotti a base pesce, sia quelli che erano già sul mercato, sia le novità, come ad esempio la linea dei Gratinati o dei Burger, hanno fatto registrare degli incrementi significativi».



INNOVAZIONE, UN DRIVER IMPRESCINDIBILE
Il consumatore di oggi ricerca prodotti salva tempo, dal profilo moderno e gustoso in grado di offrire una buona qualità globale. E tale tendenza è in costante crescita nell’intero continente europeo. Le aziende più rappresentative del settore hanno dimostrato di saper intercettare tali esigenze; prima fra tutte Findus, leader in Italia nel settore Frozen Food, che debutta proprio in questi giorni nel segmento della prima colazione. «Dolce Buongiorno – spiega Roca - è la nuova linea di prodotti pensata per la prima colazione composta da Croissant, Waffle e Crêpes. E’ il testimonial ideale di una nuova strategia che Findus in Italia e Iglo Group a livello europeo – di cui Findus è parte - hanno intrapreso, ovvero quella di allargare lo spettro della presenza dei surgelati a nuove occasioni di consumo all’interno delle case. Ciò che speriamo è che possa apportare beneficio non solo all’azienda, ma all’immagine e al fatturato dell’intera categoria».



UNA COMUNICAZIONE INTEGRATA CHE PASSA ANCHE DAL PACK
I player del settore sono sempre molto attenti al mondo della comunicazione e all’interazione diretta con i propri consumatori che richiedono con insistenza sempre maggiore informazioni chiare e trasparenti sui prodotti. «Possiamo definire la nostra comunicazione con il termine integrata – evidenzia Bonaglia – volta a far dialogare i vecchi e i nuovi media allo scopo di informare i clienti sull’effettiva qualità dei nostri prodotti ma non solo. Per ogni mercato di riferimento abbiamo scelto il medium più consono». Anche l’immagine del prodotto risulta fondamentale per instaurare con il cliente una relazione più trasparente e approfondita, come rileva Roncadin: «Il packaging è fondamentale per comunicare con chiarezza la qualità e l’unicità dei nostro prodotto, il nostro esclusivo processo di produzione brevettato, l’uso di materie prime italiane certificate come l’acqua e il pomodoro o la cottura in forno a legna».