In tempi di recessione economica e di “spending review” gli italiani hanno riscoperto il gusto dei prodotti fatti in casa. Dalle torte alla pasta, passando per il pane, i cibi della “nonna” sono tornati di moda, complice anche l’incredibile successo di programmi televisivi dedicati al cibo e il fiorire di numerosi blog di cucina. Ma a incidere su questo fenomeno è soprattutto il risparmio per il bilancio familiare rispetto ai prodotti già pronti o a una cena fuori casa.
Questa tendenza, in atto ormai da qualche anno, ha fatto sì che il mercato delle farine vivesse un nuovo “rinascimento”. Nei primi sei mesi di quest’anno, infatti, secondo i dati diffusi da IRI Infoscan, il comparto è cresciuto nel canale gdo del 2,4% a volume e del 7,5% a valore. Il mondo farine (di grano tenero, grano duro, granturco e altre) vale complessivamente oltre 200 milioni di euro. A fare la parte del leone sono soprattutto i segmenti delle speciali (per usi specifici) e le miscele, che valgono oltre 70 milioni di euro e fanno registrare un +14% a valore e un +7% a volume.
“Con il perdurare della crisi, si è assistito a un ritorno dell’homemade in vari segmenti della cucina – conferma Chiara Rossetto, responsabile commerciale e Marketing Molino Rossetto –, per cui prodotti come i nostri ne hanno beneficiato e abbiamo registrato un buon andamento. Siamo a +30% di valore (considerando agosto 2012 su agosto 2013). Una percentuale che ci inorgoglisce legata, oltre a queste nuove tendenze di consumo, anche ai numerosi clienti acquisiti. Ci ha premiato inoltre l’individuazione di prodotti in grado di rispondere al calo fisiologico che le farine e le miscele vivono in estate. Quest’anno abbiamo infatti lanciato i preparati a freddo, per Crostata e per Cheesecake, che hanno riscosso grande successo”.

Attenzione alla qualità

Oltre al già citato prodotto fatto in casa, oggi si registra anche una grande ricerca di prodotti genuini, siano essi semplici e veloci da utilizzare, oppure nati per soddisfare un consumatore che ha più tempo da dedicare in cucina, specie durante il fine settimana. “Nell’ambito del mercato delle farine – sottolinea Marcello Bassetti, marketing manager di Gruppo Alimentare Spadoni –, nei primi 6 mesi dell’anno, il segmento delle biologiche e integrali è cresciuto di circa il 12% a volume e del 19,5% a valore. In questo settore Molino Spadoni si propone con una gamma moderna, a marchio Almaverde Bio, di cui siamo soci e licenziatari per farine e derivati dei cereali”.
L’attenzione alla qualità è un liet motiv di tutte le aziende del settore. Per quanto riguarda le dinamiche competitive, infatti, il mercato è sempre più interessato non solo a questioni di prezzo ma anche alle caratteristiche dei prodotti. “Noi prestiamo grande attenzione a questi aspetti – spiega Maurizio Peila, responsabile commerciale, confezionamento e marketing di Molino Peila –. Per esempio, la nostra produzione è interamente dedicata a prodotti senza glutine, come mais e riso, che maciniamo solamente in stabilimenti diversi”.

Ancora 12 mesi di crescita
Ma una volta che la moda dell’homemade sarà superata, cosa succederà a questo mercato? I trend mondiali, così come l’osservazione diretta nella vita quotidiana, suggeriscono che si consumerà sempre meno carne e che è in atto un incremento delle intolleranze e patologie legate all’alimentazione. “Noi puntiamo ad abbinare i nostri prodotti a un messaggio salutistico – aggiunge Chiara Rossetto – inteso come benessere personale e per questo il nostro laboratorio di Ricerca&Sviluppo è fortemente orientato a individuare prodotti che possano andare incontro a queste esigenze. Ne è un esempio la linea di prodotti gluten free, attualmente composta solo da referenze legate al mondo dei preparati per dolci, ma che nel prossimo futuro vivrà certamente un allargamento di gamma”.
Le principali aziende del settore si aspettano comunque che questo trend positivo possa perdurare anche per i prossimi 12 mesi. Una tendenza alimentata anche dalla natura anticiclica che caratterizza questa tipologia di prodotto. “In questo contesto dobbiamo però fronteggiare il rischio di banalizzazione che un prezzo troppo basso può generare, a danno della “premiumness” dei nostri prodotti”, avverte Raffaele Maiello, responsabile marketing del Gruppo Lo Conte.

La gdo guida le vendite
La gdo attualmente rimane il canale preferenziale per molti produttori, ma come avviene per quasi tutti i segmenti dell’alimentare, anche i discount stanno ottenendo ottime performance. “Funziona bene anche il canale gran gourmet delicatessen – afferma Chiara Rossetto –: siamo infatti presenti con il brand dedicato Cuore Di, nato con l’obiettivo di offrire al consumatore finale delle vere e proprie ricettazioni che vanno al di là delle sole farine, in catene del calibro di Eataly, Eat’s, Coin Store e simili”.
Molino Spadoni, pur avendo una distribuzione ponderata che in gdo raggiunge quota 76, non opera nel canale discount. Più contenuta è invece la presenza delle farine speciali e dei mix, vale a dire i segmenti di mercato in cui è leader, vantando un quota a volume pari al 51.3%.
Grazie alla differenziazione dei prodotti, Molino Peila è invece presente in quasi tutti i canali. “Per esempio, le farine per polenta confezionate a nostro marchio e in private label si posizionano sui segmenti gdo, discount e cash&carry – illustra Massimo Peila –, mentre le farine/semole di riso e le farine/semole/spezzati di mais sono rivolte al settore industriale (come produttori di cornflakes e gallette di mais, produttori di pasta senza glutine, birrifici, uso zootecnico, ecc.). Tutti questi canali hanno registrato perfomance migliori rispetto al recente passato”.

Un settore in fermento
L’andamento positivo del settore si riflette anche nelle numerose novità che le aziende hanno introdotto in un mercato comunque tradizionale. Il Gruppo Lo Conte punta a entrare da protagonista nel mondo delle farine universali, attraverso due nuovi prodotti. “la Farina Tipo 1, un mix tra la farina raffinata e quella integrale, che non incontra il gusto di tutti i consumatori – spiega Raffaele Maiello – e la Farina “000”, così bianca e pura da meritarsi uno zero in più. Il nostro obiettivo è andare a reclutare nuovi consumatori, forti del fatto che “chi compra Le Farine Magiche non le lascia più”, perché ne riconosce l’elevato valore aggiunto”.
Molino Rossetto In questo momento sta presentando le nuove referenze per il Natale e per il Carnevale. “Inoltre, abbiamo avviato un’iniziativa di co-marketing con Ariete, il noto brand di piccoli elettrodomestici per la casa – prosegue Chiara Rossetto –. A supporto del lancio ufficiale della loro linea Party Time, infatti, abbiamo realizzato dei formati su misura – 100 g – di nostri preparati che saranno inseriti nelle scatole delle macchine. Si tratta di Preparato per Waffle, in abbinamento alla Waffle Machine, di Preparato per Donuts, in abbinamento alla Donuts Machine, e del Preparato per Cupcake per la Cupcake/Muffin Machine”.
Nei mesi scorsi il Gruppo Alimentare Spadoni ha completato la gamma di farine biologiche macinate a pietra e speciali (per pane, pizza e dolci) a marchio Almaverde, e oggi dispone di un portafoglio di13 referenze. “Per rispondere alle esigenze dei consumatori celiaci, inoltre, entro il mese di ottobre andremo a inserire la “spiga barrata”, certificando l’assenza di glutine su tutti i nostri prodotti – aggiunge Marcello Bassetti –. Prosegue inoltre la nostra partnership con Slow Food e continueremo a inserire sui pack delle nostre referenze più vendute, nuove ricette ogni mese contenute nella guida “Osterie d’Italia” di Slow Food Editore”.