Il business dei prodotti Gluten Free nell’anno terminante ad aprile 2014 vale in totale 243 Mio di Euro, oltre il 65% dei quali sviluppati tramite il canale Farmacia, che tuttavia risulta in calo del 6.3%. La perdita in termini di volumi si attesta invece al -5.9%. Diversamente, gli Iper+Super incrementano notevolmente i volumi di vendita, registrando un +26.1%, con un giro d’affari che supera gli 80 Mio di Euro, in aumento del 18.8% rispetto allo scorso anno. «Questo trend sembrerebbe destinato a crescere – spiega Luca Zocca, Marketing Manager di Pedon - anche per questioni legate alla prescrivibilità/mutabilità del prodotto gluten free ora non più monopolio delle farmacie. A livello mondiale la crescita è del 19%, solo in Europa parliamo di quasi 5 milioni di consumatori». Di sicuro impatto il prezzo medio che nella grande distribuzione risulta pari quasi alla metà di quello delle Farmacie.

 

Il nord traina i volumi in gdo
Il canale Iper+Super cresce notevolmente in tutte le aree geografiche, tra cui spicca l’area 1, che contribuisce per il 10.3% alla performance positiva in termini di volumi ed è responsabile dell’incremento del fatturato per il 6.9%. Driver di crescita della categoria sembra essere il prezzo medio molto più basso rispetto a quello applicato dalle Farmacie, nonostante queste possano vantare una maggiore vastità di assortimento. Nel Sud del Paese lo switch tra canali è meno chiaro, poichè in regioni quali Basilicata, Calabria e Campania il calo delle vendite all’interno delle Farmacie non è così profondo. In Puglia, poi, si assiste addirittura a una forte crescita di entrambi i canali, specificatamente +30.5% per Farmacie e +28% per Iper+Super.

Pollice in su per pasta, pane e dolci
La Pasta è il prodotto più venduto, con contributo a volume pari al 6.2%, ma è il segmento Dolci ad essere quello più redditizio (contribuisce per il 5.3%), insieme al Pane e suoi sostitutivi, come ci conferma Luca Cesari Responsabile Vendite GDO Italia Dr. Schar «A livello di segmento quelli che stanno facendo registrare le performance migliori sono quelli delle farine, della pasta e del pane. Per quanto riguarda DS-gluten free, sicuramente è il pane il segmento con la crescita più importante e le migliori performance, sia in termini di vendite a valore che di rotazione».
«I consumi del gluten free – racconta Gianluca Pesce, Direttore Marketing e commerciale Riso Scotti - crescono perché l’offerta è sempre più allargata e valida anche in termini di bontà e gratificazione del gusto, e perché la maggiore informazione sui vantaggi di un’alimentazione sana ed equilibrata guadagna sempre nuovi consumatori». Solitamente, infatti, il prodotto cosiddetto “salutistico” è considerato privo di attrattive per quanto concerne soprattutto il sapore, che può risultare non immediatamente gradevole al palato. In più bisogna tenere conto che solitamente il target di riferimento non è il consumatore singolo ma la famiglia come ci racconta Grazia Bolognesi, titolare di Nove Alpi «Soprattutto in tempi di crisi l’acquirente deve orientarsi in modo adeguato alle proprie possibilità economiche. Di conseguenza, chi ha un celiaco in casa opterà per prodotti che possano essere graditi a tutta la famiglia anche per non isolare chi ha il problema».

 

Investire in innovazione e gusto
Alla luce delle suddette considerazioni è evidente che i player del comparto concentrino i propri sforzi sull’ampliamento, sia distributivo che assortimentale, unito ad una maggiore attenzione riservata all’aspetto del gusto, a partire dal leader di mercato: «Quest’anno intendiamo portare sul mercato prodotti ad altissimo potenziale – puntualizza Cesari di Dr. Schär - che siamo sicuri incontreranno un grande favore da parte dei nostri consumatori». Pedon ha lanciato un preparato per pane integrale senza glutine con semini, il cui ingrediente fondamentale è la farina di riso, come ci spiega Zocca: «Le proprietà nutritive delle fibre e tanto gusto caratterizzano questo mix che permette di ottenere un ottimo pane senza glutine, pratico e veloce da preparare grazie all’ottima lievitazione e che può essere facilmente utilizzato anche con la macchina per il pane».
Ultima novità in casa Riso Scotti sono, invece, le Risette Riso e Soia, prodotto biologico, gluten free, a basso contenuto di sale e di grassi saturi e Chiccolat Riso Plus, bevanda vegetale che contiene le proteine della soia, mantenendo solo l’1,2% di grassi.
Anche Molino Rossetto ha ampliato la gamma delle referenze senza glutine, fino ad oggi formata solo da due preparati per dolci (Torta alle Nocciole e Preparato per Biscotti Brutti ma Buoni) e ora composta anche da una serie di farine monocereale (di grano saraceno, di riso, di quinoa), speciali (di ceci, di castane) e mix. Molino Spadoni ha intensamente lavorato a due progetti dedicati al mondo del senza glutine. Il primo è Freegluten®, un nuovo brand, caratterizzato da un codice colore di assoluta rottura per la categoria, che propone pasta di mais e riso, trafilata al bronzo, ricca di fibre vegetali e senza emulsionanti, e 3 mix speciali pensati per usi specifici (per pasta, dolci e pane/pizza/focacce). Il secondo è Pasta di Mais, 100% Mais, che propone pasta realizzata esclusivamente con questo ingrediente.

Parlare al consumatore per informarlo e fidelizzarlo

La consumer promotion è un elemento imprescindibile per la costruzione di una brand identity strutturata e riconoscibile, soprattutto in un comparto in cui è fondamentale fornire al consumatore reason why forti e concrete. «Cercheremo di ottimizzare l’efficacia delle nostre attività promozionali e a livello di comunicazione punteremo su canali più moderni come quello digital e social. – racconta Cesari di Dr. Schär - Questo con l’obiettivo di essere ancora più vicini al nostro consumatore ed offrirgli un servizio migliore».
« La comunicazione per la nostra marca è una leva primaria, perché abbiamo delle cose da dire ai consumatori. Dunque, nonostante il periodo, non rinunciamo agli investimenti, ma ricerchiamo una vera e propria partnership con i clienti della distribuzione» aggiunge Pesce di Riso Scotti.
Stesso discorso per Molino Rossetto i cui prodotti sono sostenuti da attività di marketing, che si affida in particolare alla forza dei social network per comunicare e creare un dialogo diretto con i consumatori e con le foodblogger, ma anche da una costante attività di ufficio stampa e relazioni pubbliche.