“Siamo estremamente preoccupati per gli effetti generati dall’attuazione della norma sullo Split Payment che, introdotta con la Legge di Stabilità, prevede l’obbligo della P.A. di versare l’IVA sulle fatture emesse per commissioni direttamente allo Stato e non più alle imprese”. A ribadirlo è il Coordinamento unitario del Settore Forestale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. Le cooperative agroforestali ed i loro consorzi lavorano in un settore, come quello forestale, dove le proprietà boschive sono per circa il 40% in mano alla pubblica amministrazione.


“La nuova norma, sia pur lodevole perché nasce come contrasto all’evasione IVA - evidenzia Gianni Tarello, neo coordinatore del Settore Forestale dell’Alleanza - crea ulteriori gravissime difficoltà per le aziende che hanno deciso di aggregarsi in Consorzi cooperativi al fine di rendere un servizio alla comunità a costi più contenuti. Il provvedimento comporterà infatti un forte ammanco di liquidità nelle casse dei Consorzi e delle cooperative forestali, a causa del sommarsi dei rimborsi IVA, che lo Stato paga con ritardi di anni, a quelli che già vedono lo Stato in qualità di committente, debitore di alcuni miliardi di euro verso le imprese”.


 “Se non saranno apportate le opportune modifiche - evidenzia Tarello - molte delle strutture cooperative che operano nel comparto, spesso attraverso la fornitura di servizi a Comuni e Regioni, subiranno conseguenze disastrose per aumenti di costi e crisi di liquidità, che potranno portare anche alla chiusura delle attività, con tutte le conseguenze negative che ciò potrà comportare in termini di occupazione e di presidio del territorio soprattutto in aree marginali o di montagna”.