L’Unione Europea prova a contrastare gli accordi fiscali tra Stati membri e le multinazionali che operano nel mercato unico. Il Collegio dei Commissari UE ha infatti annunciato che a marzo sarà presentato un pacchetto sulla trasparenza fiscale.

L’obiettivo sottolineato dal vicepresidente della Commissione UE, Valdis Dombrovskis, è quello che “le società devono pagare le imposte nel Paese in cui sono generati i profitti e non devono poter evitare l’imposizione grazie ad aggressivi piani di ingegneria fiscale”.

La proposta di direttiva che sarà presentata il mese prossimo punta ad ampliare lo scambio automatico di informazioni sugli accordi fiscali preventivi sui quali l’Antitrust europeo sta già indagando. In particolare Fiat e Amazon con il Lussemburgo, Apple con l’Irlanda e Starbucks con l’Olanda. Nel caso di Amazon per la UE gli accordi “costituiscono un aiuto di Stato”.

Dombrovskis ha sottolineato che “Per prosperare, l’Europa ha bisogno di sistemi fiscali equi, trasparenti e prevedibili che permettano alle imprese di investire e ai consumatori di riacquistare fiducia. Non è accettabile che le autorità fiscali debbano aspettare le fughe di notizie per far rispettare le norme in materia di tassazione”. Le direttive sulla trasparenza fiscale che saranno varate, includeranno non solo lo scambio di informazioni tra i 28 Stati membri, ma anche non ben identificati Paesi terzi.

fonte: e-duesse