Sono entrate in vigore da sabato scorso le nuove norme sull’etichettatura degli alimenti e del beverage, per effetto del recepimento del regolamento comunitario 1169/2011, diretto a rendere le comunicazioni sui packaging più chiare, leggibili, complete e sicure, a partire dalle indicazioni sugli allergeni che si fanno decisamente più forti e visibili.

Al momento i maggiori oneri potrebbero riguardare la grafica: con l’ampliamento dei caratteri – non inferiori a 1,2 millimetri o 0,9 per gli imballi più piccoli - e l’aggiunta di informazioni, in teoria tutte le etichette non ancora conformi dovranno essere ristampate. In caso di inadempienze a rispondere, a norma di legge, sarà il soggetto che commercializza il bene.

I maggiori cambiamenti saranno i seguenti: le aziende dovranno indicare il processo di lavorazione per alcune categorie di prodotto (decongelati); per oli e grassi vegetali dovrà essere specificata la materia prima (di girasole, di mais ecc.) e non basteranno più diciture generiche; i multipack dovranno avere anche la data di scadenza apposta su tutte le porzioni confezionate singolarmente; i valori nutrizionali restano facoltativi per due anni e poi diventano obbligatori; il pesce dovrà portare le tecniche di cattura, mentre tutte le carni già non obbligate (praticamente il vincolo è oggi valevole solo per il bovino) dovranno portare, da aprile, i siti di allevamento e macellazione.