Sul fronte dell'Iva applicata alla birra in Italia, Terzaghi direttore di Assobirra, ha spiegato all'Ansa che "é già passata dal 20 al 22% e dal primo gennaio 2016 al 2018 raggiungerà il 25,5% su suggerimento di Bruxelles". Una decisione a suo parere "in contraddizione con lo sconto fiscale che il Governo ha giustamente varato dando 80 euro in più alle persone a basso reddito".

Se 12 anni fa la tassazione sulla birra in Italia era tra le più basse nell'Unione Europea, vicina a quella di Spagna, Germania e Austria, ora é tre volte quella spagnola e quasi quattro quella tedesca.

Questa situazione porta a due rischi gravi: in primo luogo si assiste a delle importazioni illecite dai Partner Ue dove le accise non vengono pagate in Italia ma nello Stato membro dove sono più basse e al contempo gli italiani bevono sempre più birre economiche che 9 volte su 10 provengono dagli Stati membri dell'Europa centro orientale.