Col 2012, il Parlamento europeo ha stabilito maggiori controlli sanitari e ambientali sui pesticidi e nuove regole per le imprese riguardo il processo di autorizzazione alla vendita. Nella fattispecie, Bruxelles sta lavorando alla revisione della legislazione europea del 1998 sul controllo degli antiparassitari, aggiornandola in modo da includere anche i prodotti trattati, come per esempio i mobili spruzzati con fungicida. I pesticidi per uso agricolo, invece, continueranno a essere disciplinati da una legislazione apposita.

Fra le novità più significative previste dalle nuove normative, spicca il divieto all’utilizzo di alcune sostanze dannose, come quelle cancerogene. Su questo fronte, però, ci potranno essere anche delle deroghe: i paesi membri, infatti, potranno autorizzare il ricorso a tali sostanze qualora si riveli di assoluta necessità, come nel caso in cui l’uso di un prodotto sia necessario per garantire la salute pubblica.

Si tratterà comunque di situazioni particolari e circostanziate, e le autorizzazioni all’utilizzo di tali sostanze nocive - rilasciate dai vari paesi - saranno soggette a regole ancora più stringenti e a scadenze più brevi, in attesa che siano trovate alternative meno pericolose per l’uomo e per l’ambiente.

Segnaliamo infine che la rinnovata versione della legislazione Ue sul controllo degli antiparassitari, oltre ad armonizzare il mercato europeo dei pesticidi, introdurrà anche nuove scadenze per la presentazione delle domande di autorizzazione e semplificherà, al contempo, le procedure di riconoscimento delle autorizzazioni fra stati membri, così da agevolare lo scambio commerciale all’interno del mercato europeo.