Il libro è il risultato di una ricerca condotta dall’Università Bocconi - CRIOS (Center for Research in Innovation, Organization and Strategy), coordinata da Giuseppe Berta, ed Elisabetta Merlo, con i contributi accademici di Chiara Casalino – Politecnico di Torino, Guido Corbetta – Università Bocconi, CRIOS e Stefano Musso, Università degli Studi di Torino. Lo studio, in particolare, analizza in dettaglio i vari momenti di sviluppo e gli snodi familiari e gestionali più significativi dell’azienda torinese, grazie anche al recupero di importanti testimonianze e documenti aziendali.

L’introduzione, a cura di Giuseppe Berta, definisce il contesto locale e allo stesso tempo globale in cui Lavazza opera: lo stretto legame con il territorio, l’area industriale di Torino, a cui si affianca senza contraddizione la spinta verso un’internazionalizzazione vigorosa negli anni. La prima parte, invece, a cura di Elisabetta Merlo, racconta il percorso che ha portato Lavazza da impresa commerciale a impresa industriale attraverso tre tappe decisive (il confezionamento del caffè che viene offerto al consumatore – dal 1956 – non più sfuso ma sottovuoto; la comunicazione pubblicitaria e le capsule monodose per l’espresso).
 
Una seconda parte del volume, analizzata da Stefano Musso, è dedicata al mondo del lavoro e al racconto di come una piccola bottega che si trasforma in grande impresa, possa mantenere costante la presenza della famiglia imprenditoriale nelle proprietà e nella gestione, ma che ha saputo avvalersi nel tempo anche di un articolato management esterno. La terza parte invece, a cura di Chiara Casalino, ricostruisce la storia di Lavazza attraverso l’archivio storico d’impresa. Chiude il libro, infine, una riflessione sulla gestione familiare di Lavazza, a firma di Guido Corbetta.