Integrazione delle risorse pubbliche per 2 milioni di euro, per consentire il ritiro del 5% della produzione di otto mesi a un prezzo superiore di circa il 7% delle attuali quotazioni, e ritiro di altre 50mila forme da destinare ai mercati internazionali. Sono questi gli interventi messi in atto dal Consorzio di tutela per contrastare l’attuale crisi di mercato e puntare al rilancio delle quotazioni.

Con queste azioni verrà infatti tolto dal mercato il 7,5% della produzione e per il ritiro condotto autonomamente dal Consorzio i caseifici conferenti percepiranno 7,5 euro al kg.

Il progetto di esportazione riguarderà forme di prima categoria, sottoposte a un’ulteriore espertizzazione a 18 mesi per l’apposizione del marchio export, che saranno successivamente avviate sui mercati internazionali a spese del Consorzio. Un intervento che contribuirà anche ad aprire stabilmente al Parmigiano-Reggiano nuovi mercati e a incrementare le vendite nei Paesi dove il prodotto è già presente.

“La situazione che da molto tempo vivono i caseifici consorziati e migliaia di allevatori che ad essi fanno riferimento - ha commentato il presidente del Consorzio Giusepe Alai -  ha assunto caratteristiche insostenibili. In gioco c’è la continuità di un intero sistema e a fronte di questo drammatico dato di fatto sono necessarie azioni che possano avere effetti tangibili nel breve periodo”.