Si è tenuta a Castel San Pietro Terme (BO) la Convention Fida, la Federazione Nazionale Dettaglianti dell’Alimentazione di Confcommercio-Imprese per l’Italia. Donatella Prampolini Manzini, presidente Fida e vice presidente Confcommercio, ha spiegato il tema della riunione, alla quale hanno partecipato i settanta delegati territoriali Fida da tutta Italia: «Analizzare le due anime diverse, complementari e con un obiettivo comune della Federazione, i negozi specializzati e la distribuzione organizzata, per metterle a sistema e trovare le sinergie».

Il presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia Carlo Sangalli, intervenendo all’incontro, ha sottolineato che «la fiducia di famiglie e imprese è in calo da diversi mesi, fenomeno che spiega la fragilità di investimenti, produzione e consumi. C’è, dunque, incertezza - come emerge dall’analisi del nostro Ufficio Studi - che frena i consumi e induce al risparmio precauzionale. La crescita perduta negli anni sembra irrecuperabile». «Un dato per tutti: dal 2007 ad oggi abbiamo perso circa 20mila euro di ricchezza pro capite. Di fronte a questa situazione serve un progetto credibile di riforma fiscale e taglio delle tasse», ha proseguito Carlo Sangalli. «Per realizzarlo bisogna ridurre la spesa pubblica improduttiva, dismettere patrimonio pubblico, recuperare risorse dal contrasto all’evasione e all’elusione. Solo così si darà una prospettiva diversa e migliore alle imprese e alle famiglie. E un ottimo punto di partenza resta l’abbandono chiaro e definitivo delle clausole di salvaguardia sull’Iva», ha concluso il presidente.

All’intervento di Sangalli è seguita una tavola rotonda sul presente e il futuro della distribuzione organizzata durante la quale si sono confrontati l’amministratore delegato Crai e Gruppo Levante Marco Bordòli, Giuseppe Caprotti, Mario Gasbarrino (presidente Gruppo Unes), il segretario generale Ancd Conad Sergio Imolesi e Donatella Prampolini Manzini.

«Se siamo ancora qua dopo che è passato Darwin significa che qualcosa sappiamo fare», ha detto Donatella Prampolini Manzini nel suo intervento di chiusura alla convention: «Gli specializzati hanno finalmente smesso di piangere. Probabilmente la nostra forza è proprio nella personalizzazione dei punti vendita e nel valore del vicinato. La distribuzione organizzata è nata da percorsi di organizzazione di piccoli imprenditori indipendenti che avevano capito la necessità di cambiare e ancora oggi ne sono consapevoli. Distribuzione organizzata e specializzati hanno valori comuni: il cliente al centro; apertura al cambiamento; catena di comando cortissima, che significa reattività; apertura all’online però, per favore, a piccole dosi».