«Marzo conferma un’inflazione stabile all’1%, come accade da dicembre 2018 – commenta Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione – Il dato del mese rappresenta il risultato di due dinamiche contrapposte: da una parte il rallentamento dei beni alimentari non lavorati e dall’altra l’accelerazione di benzina e gasolio».

«Sono quindi le componenti “volatili” a incidere sull’evoluzione dei prezzi – prosegue Gradara – mentre l’inflazione di fondo resta ancorata allo 0,5%, riflettendo una domanda interna ancora debole anche a causa del calo della fiducia dei consumatori, il cui indice si riporta ai valori precedenti al settembre 2017».

«Occorre quindi ridare slancio ai consumi per sostenere la ripresa del Paese e cambiare uno scenario che li vede in progressivo rallentamento e con prospettive non rosee: come recentemente evidenziato anche da Confindustria, per il 2019 permane un timore per il futuro da parte delle famiglie che si potrebbe tradurre in un nuovo incremento della propensione al risparmio a scapito dei consumi. Per il 2020, in aggiunta, incombe lo spettro delle clausole di salvaguardia dell’Iva», conclude il presidente.