La filiera suinicola italiana è certificata in tutta le sue fasi, dall’allevamento del suino della Pianura Padana fino alla macellazione, trasformazione e commercializzazione delle carni fresche e degli insaccati.

Il lavoro degli allevatori italiani, che seguono scrupolosi disciplinari di alimentazione e allevamento, merita quindi di essere ulteriormente valorizzato, in quanto è in grado di offrire ai consumatori le massime garanzie di qualità.

Garanzie che diventano ancora più importanti in momenti come questo, con l’allarme diossina e la decisione della Commissione europea di ritirare dal commercio i prodotti di carne suina di provenienza irlandese.

Secondo Fedagri Confcooperative a questo punto è necessario rendere obbligatoria l’etichettatura di origine per tutti i prodotti alimentari. “Abbiamo ribadito al Ministero la necessità di dar seguito a quanto già stabilito dal protocollo di intesa della filiera – commenta il presidente Paolo Bruni – per giungere all’obbligo dell’indicazione di origine anche per la carne suina”.

Per esser certi della migliore tradizione italiana, l’associazione consiglia infine ai consumatori di rivolgersi, per quanto riguarda le carni fresche, a quelle che riportano la denominazione Dop Gran Suino Padano.