Tipicità, tradizione, qualità, sicurezza e garanzia del marchio IGP: un connubio vincente che ha conquistato 42 milioni di Italiani. Continuano a crescere i consumi di Bresaola della Valtellina IGP (+45% dal 2000). Un risultato che il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina celebra in occasione dei suoi 20 anni. Dal 23 maggio 1998, data dell’istituzione del Consorzio, il gradimento degli Italiani è aumentato in modo costante ed esponenziale, elevando il salume da prodotto tipico a eccellenza di largo consumo, amato in Italia e all’estero. La ricorrenza è l'occasione ideale per conoscere meglio il lavoro svolto in questi anni, in favore della promozione e della valorizzazione del prodotto e della soddisfazione del consumatore, nell’ottica della trasparenza.

E anche il 2017 si è chiuso con un trend positivo dei volumi complessivi. La produzione totale registrata nello scorso anno ammonta a circa 13.000 tonnellate di prodotto (pari a circa il 61% del totale di Bresaola prodotta dalle aziende certificate), con una crescita di consumo del +2,4% rispetto al 2016. Il consumo in vaschetta copre quasi la metà della produzione, confermandosi la tendenza emergente. In totale, i produttori hanno avviato all’IGP 34.000 tonnellate di carne bovina, di cui oltre il 90% di taglio punta d’anca.

“Questi numeri spiegano perché 20 anni fa è stata fatta la scelta giusta – dichiara Franco Moro, Presidente del Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina – Con il nostro disciplinare, certificato dal marchio IGP, siamo riusciti a perpetuare passione, amore per il territorio e a comunicarlo con trasparenza verso il consumatore. E ci sono enormi margini di sviluppo, specie fuori dall’Italia. L’export oggi rappresenta oltre il 9% del totale e la percentuale tenderà a crescere. Attivare nuovi sbocchi e rendere questo prodotto un ambasciatore della qualità valtellinese, soprattutto in ambito extra UE, è una priorità per i produttori”.


Sul totale di Bresaola della Valtellina IGP prodotta nel 2017, l’export rappresenta il 9,2% (+1,2% rispetto al 2016). La Bresaola IGP piace in Europa (Francia, Germania, UK, Spagna, Danimarca e Svezia tra i principali mercati di sbocco) ma anche in Canada, Svizzera, Emirati Arabi, Qatar, Armenia, Macedonia, e altri ancora fino ad Hong Kong. Anche il turismo gastronomico riveste un ruolo fondamentale: le presenze straniere in Valtellina sono quasi raddoppiate negli ultimi 10 anni, con un impatto direttamente proporzionale sull’export di Bresaola. In 10 anni sono raddoppiati tanto l’export di Bresaola della Valtellina IGP quanto i flussi turistici nella Valle (da 594mila presenze nel 2006 a 960mila nel 2017[i]).