Il 2017 è stato il miglior anno di sempre per il franchising italiano. Giro d’affari, occupazione, insegne italiane all’estero e Master delle insegne straniere che scelgono l’Italia, registrano tutti percentuali in crescita delineando un business model che funziona e che sempre più si afferma anche nel nostro Paese. Lo attesta Assofranchising, l’Associazione Italiana del Franchising - la più autorevole del settore che da oltre 40 anni rappresenta la maggior parte delle insegne del comparto - nel Rapporto Italia 2018 presentato oggi a Roma, presso l’Università La Sapienza, in collaborazione con l’Osservatorio Permanente del Franchising dell’ateneo, l’unico studio a certificare i dati effettivi di chiusura annuale delle aziende. Dalle 929 insegne prese in esame dal Rapporto, emerge che il valore del giro d’affari complessivo per il 2017 vale 24,545 miliardi di euro, segnando un +2,6% rispetto al 2016.


“Il franchising si conferma un settore sempre più in crescita e appetibile anche per i più giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro – ha dichiarato Italo Bussoli, Presidente di Assofranchising -. Crescono gli imprenditori e gli addetti al settore. Col sistema franchising si riduce notevolmente il rischio di impresa, e gli investimenti iniziali sono in molti casi estremamente competitivi. Affiliarsi a un gruppo già affermato permette anche a chi è alle prime armi di acquisire un know-how di rilievo, in questo modo in breve tempo si impara un mestiere, rimanendo però imprenditori di sé stessi”. Alla presentazione sono intervenuti anche Bernardino Quattrociocchi, Professore Ordinario Università La Sapienza e Mariano Bella, Responsabile Ufficio Studi Confcommercio.


Crescono i punti vendita su tutto il territorio nazionale (+1,9%), i Master delle insegne straniere che scelgono l’Italia per lo sviluppo della propria rete affidando il proprio business a manager, imprese e personale italiano (+16,4%) e aumentano in modo significativo i punti vendita di insegne italiane all’estero segnando addirittura un +28,1%. A livello regionale, la Lombardia si conferma l’area in cui sono presenti più insegne (256), seguita dal Lazio (104) e dalla Campania (89).


Seguendo la ripartizione geografica delle Aree Nielsen, il Nord-Ovest (Area Nielsen 1) è prima per fatturato, addetti e per insegne franchisor (335) mentre il Sud (Area Nielsen 4) detiene il maggior numero di punti vendita in franchising in valore assoluto (15.933).

Dati in forte crescita anche per quanto riguarda l’occupazione, confermando come il franchising possa essere un ottimo volano per la creazione di posti di lavoro e l’imprenditoria in particolare nel Sud Italia, e soprattutto modo per i più giovani. E questo è uno dei dati più interessanti che emerge dal rapporto: quasi il 90% dei franchisee ha un’età compresa tra i 25 e i 45 anni e addirittura 1 su 4 rientra nella fascia d’età compresa tra i 25 ei 35 anni, segno che il franchising è un mondo giovane e per giovani. Inoltre, il 36% dei punti vendita è a conduzione femminile con dato sostanzialmente stabile.