Come riportato dal sito dell'Ansa, l'Ordine nazionale dei tecnologi alimentari (Otan) e la Fondazione Banco Alimentare Onlus hanno firmato un protocollo d'intesa per promuovere azioni di recupero e distribuzione delle eccedenze lungo l'intera filiera agroalimentare. L'accordo è stato siglato alla presenza dell'onorevole Maria Chiara Gadda, firmataria della legge 166/16 contro gli sprechi alimentari e farmaceutici, in occasione del convegno "Evitare lo spreco alimentare e favorire l'economia: proposte e buone pratiche a confronto".

"Milioni di tonnellate di cibo ancora commestibili - si legge nel protocollo - vengono sprecate, distrutte o destinate a utilizzi diversi dall'alimentazione umana poiché escluse dal circuito commerciale": per questo motivo, tra gli obiettivi prefissati rientra anche il coinvolgimento delle istituzioni e delle altre organizzazioni del terzo settore nel migliorare qualitativamente il sostegno alimentare alle persone bisognose. La legge Gadda, in particolare, prevede il recupero di 100.000 tonnellate di beni entro il 2025.

Nel corso del convegno sono state presentate alcune soluzioni utili contro gli sprechi: Nicola Condelli, tecnologo alimentare, ad esempio, ha illustrato il brevetto "Blow", del gruppo di ricerca coordinato dal professor Di Renzo dell'Università della Basilicata, che consente di prolungare la vita dei prodotti ortofrutticoli intervenendo sugli imballaggi. La dirigente del servizio organizzazioni di mercato e sinergie di filiera della Regione Emilia Romagna Roberta Chiarini, invece, è intervenuta parlando della piattaforma informatica che permette l'incontro tra domanda e offerta dei prodotti alimentari con vita breve.