Tutto il mondo “parla amaro” ed oggi Martini lo celebra con “Making bitter choices”, una guida con cui intraprendere un viaggio tra cultura e genetica del gusto, curiosità ed aneddoti storici legati al sapore caratteristico impiegato, oltre che da sempre nella tradizione culinaria e liquoristica italiana, anche nella mixology internazionale.

Una storia del gusto, quella del bitter, che affonda le sue radici nell’epoca di Ippocrate, che ha accompagnato i momenti storici più significativi come il Medioevo, con gli elisir di origine araba, e il Rinascimento, con Caterina de’ Medici, e che arriva fino ai giorni nostri, rendendo protagonisti i locali più in tendenza del globo: dal Dante di New York al Maybe Sammy di Sidney.

A rendere unico il libro sono soprattutto le creazioni realizzate da 39 bartender italiani di fama internazionale, ognuna delle quali pensata per essere anche replicata dagli appassionati. Sono diciassette i grandi “classici” reinterpretati, mentre ventidue sono le ricette inedite, tutte rigorosamente nel segno dell’amaro.

«'Making bitter choices' – spiega Nicola Piazza, Martini Brand Ambassador – è un viaggio nel mondo dell’amaro, esplorato nelle sue innumerevoli declinazioni e sfumature. Grazie al supporto dell’Archivio Storico Martini, dei Masters Beppe Musso e Ivano Tonutti, e di Roberta Mariani – Martini Global Ambassador – abbiamo voluto raccontare la storia dell’amaro, a partire delle tecniche estrattive, fino ad attingere al patrimonio liquoristico di Martini ed arrivare alla scoperta di Martini Riserva Speciale Bitter».

Un trend che attraversa l’intero Stivale: da Milano a Messina, il bitter è protagonista indiscusso dei principali locali della movida grazie a cocktail preparati dai migliori bartender italiani. Gli stessi che hanno voluto svelare i loro segreti per ottenere il drink perfetto, attraverso 39 nuove ricette contenute nel libro, realizzate con Martini Riserva Speciale Bitter, lanciato sul mercato nel 2017.