Dopo quasi due anni di crisi, con quotazioni all'origine passate da poco più di 9 a meno di 7,60 euro/kg, il mercato del Parmigiano Reggiano mostra qualche segno di ripresa. Si registra, in particolare, un aumento delle esportazioni, a fine agosto, pari al 7,2% per il prodotto in forme o porzionato, con una crescita ancor più rilevante, e pari al 14,7% per il grattugiato.

"In quest'ambito - spiega Alai - il dato più significativo è peraltro rappresentato dal flusso verso gli Stati Uniti, cresciuto di oltre il 20% proprio laddove continuiamo a scontare i più pesanti e negativi effetti della presenza di formaggi che si richiamano al nostro prodotto, sfruttando l'assenza di legislazione a tutela delle Dop che chiediamo sia il fulcro dei negoziati TTIP in corso tra Unione Europea e autorità americane".

Se il dato dovesse mantenersi anche nel consuntivo di fine anno, il 2015 potrebbe dunque portare gli Usa ad essere il primo mercato di destinazione del Parmigiano Reggiano, che oggi vede nella Germania e nella Francia i Paesi leader nei consumi esteri proprio davanti agli Sati Uniti.